Una tappa ideale per meditare e immergervi nella natura è sicuramente il monastero di Fonte Avellana ricordato anche da Dante nell’XXI Canto del Paradiso. Questo antico eremo nascosto tra le colline e le montagne si trova ai piedi del Monte Catria racchiuso in una conca avvolta da ampie faggete.
Entrando nei suoi spazi potrete visitare lo scriptorium risalente al XIII secolo, dove gli amanuensi ricopiavano gli antichi manoscritti arricchendoli di artistiche miniature.
Senigallia è “meta top per vacanze spensierate tra sole, mare, buon cibo, serate romantiche e un pizzico di cultura, che non guasta mai. Qui l’atmosfera è decisamente soft, proprio come la sabbia della mitica “spiaggia di velluto”, 14 chilometri di arenile su cui sventola l’ambita Bandiera Blu, garanzia di qualità delle acque e di una gestione ambientale virtuosa.” (Maria Grazia Casella dal blog Compagnia dei Viaggiatori)
Rotonda a Mare di Senigallia © Viaggio Vero
Senigallia è uno dei centri più vivi delle Marche, sicuramente uno dei più apprezzati dai giovani e dagli amanti della vita sociale e del divertimento. Annoiarsi è un termine sconosciuto per chi trascorre del tempo a Senigallia, dove è possibile alternare alle ore sulle bellissime spiagge di sabbia finissima, delle rigeneranti passeggiate sul lungomare o la visita ai monumenti storico-artistici del centro.
Il lungomare di Senigallia è un lunghissimo percorso che costeggia un mare limpido e tranquillo, con acqua bassa adatta anche ai bambini. È attrezzato con locali e servizi per accogliere i visitatori con ogni comodità. Il monumento sicuramente più conosciuto è la Rocca Roveresca. In realtà è costituita da due rocche costruite una nell’altra, con migliorie e ampliamenti realizzati nel corso dei secoli. Le modifiche più evidenti, nonché quelle che attualmente predominano sulle altre, sono quelle di epoca rinascimentale.
Senigallia è anche divertimento. Sono moltissimi gli eventi e le manifestazioni organizzate ogni anno in città. Imperdibile il Summer Jamboree: il festival rock’n’roll più importante nel nostro Paese., che richiama ogni anno migliaia di appassionati della musica e della cultura anni’40 da tutta Italia e non solo.
Le Grotte di Frasassi sono uno dei complessi ipogei più grandi d’Europa che si trovano all’interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi dove è possibile ammirare delle sculture naturali formatesi ad opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni grazie all’opera dell’acqua e della roccia.
Alberto Angela e il suo programma Meraviglie la Penisola dei Tesori ha fatto tappa alle Grotte di Frasassi
Le forme e le dimensioni di queste opere naturali hanno stimolato la fantasia degli speleologi che le hanno “battezzate” in maniera curiosa.
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La scoperta delle Grotte di Frasassi risale al 25 settembre 1971 ad opera del gruppo speleologico del CAI di Ancona. La visita della grotta ha una durata di 70 minuti. I gruppi sono accompagnati da guide professionali fornite dal Consorzio Frasassi. Il percorso è lungo 1.500 metri; è ben attrezzato e facilmente accessibile. La temperatura interna è di 14 °C costanti.
Ancona sorge sulla sommità del Colle Guasco, in una posizione scenografica da cui domina terra e mare. Suggestivi scorci cattureranno la vostra attenzione: dal fronte del Porto, all’Anfiteatro romano fino al promontorio su cui svetta il Duomo di San Ciriaco per arrivare al suo incantevole centro storico.
Tra i simboli di Ancona troviamo l’Arco di Traiano, un Arco romano eretto nel I sec. d.c e la Mole Vanvitelliana, splendida isola artificiale a pianta pentagonale all’interno del porto, costruito su progetto dell’architetto papale Luigi Vanvitelli, oggi sede di interessanti mostre di arte e fotografia, e del Museo Omero, un museo senza barriere, unico al mondo.
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La città possiede varie spiagge, sia di costa alta che di costa bassa. Tra le prime, la più centrale è quella del Passetto, con grandi scogli bianchi, tra i quali la Seggiola del Papa e lo scoglio del Quadrato.
Prima di lasciare la città non dimenticate di assaggiare lo stoccafisso all’anconetana e il mosciolo selvatico di Portonovo, presidio Slow Food, una cozza che si riproduce naturalmente e vive attaccata agli scogli sommersi della costa del Conero.
Il tratto di costa che dal porto della città di Ancona giunge sino a quello di Numana è chiamato Riviera del Conero. Mare cristallino, spiagge sorprendenti sovrastate dal Monte Conero, un panettone verde argenteo che sprofonda nel blu del mare, ricco di insenature e piccole spiagge, rocciose o sassose, tutte Bandiera Blu. La Spiaggia delle Due Sorelle di Sirolo è l’emblema della Riviera del Conero, un luogo magico che prende il nome dai due scogli gemelli che emergono dal mare.
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Spiaggia delle Due Sorelle – Foto di Ionut Burloiu
Immersa nel Parco Regionale Naturale del Monte Conero, certificato con la Carta Europea del Turismo sostenibile, la Riviera è uno dei simboli più noti della bellezza naturale luminosa che guarda a Est del Mare Adriatico, patria del produzione del vino Rosso Conero, costellata da borghi suggestivi che vantano storie greche, picene e romane come Sirolo e Numana, da baie spettacolari come quella di Portonovo e comprende luoghi di interesse naturalistico, città d’arte, musei, rocche, fortezze e complessi religiosi.
Loreto rappresenta il cuore della spiritualità marchigiana e deve la sua fama al Santuario, che ospita la celebre reliquia della Santa Casa di Nazaret dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria nacque e visse e dove ricevette l’annuncio della nascita miracolosa di Gesù. Un ricco e sontuoso recinto marmoreo riveste la Santa Casa e fu progettato dal Bramante.
Basilica di Loreto – Foto di Ionut Burloiu
Il santuario di Loreto è un bellissimo esempio di basilica fortezza, caratterizzata da camminamenti di ronda, torrioni, corpi di guardia e sistemi difensivi piombanti. È bellissimo percorrere i camminamenti dai quali si può ammirare la dolcezza della campagna marchigiana e godere di un panorama meraviglioso che spazia dai “monti azzurri” al mare!
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Forse non tutti sanno che in questo splendido borgo nacquero Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti italiani della letteratura italiana e Beniamino Gigli, noto cantante lirico.
Situata al centro della Regione Marche, in una posizione strategica, tra costa e l’entroterra, Recanati è la tipica città balcone per l’ampio panorama che vi si scorge.
Colle dell’Inifinito a Recanati – Foto di Emanuele Orazi
Vi consigliamo di perdervi alla scoperta dei luoghi leopardiani come la piazzetta Sabato del Villaggio, su cui si affacciano il settecentesco Palazzo Leopardi, casa natale del poeta, che custodisce la preziosa Biblioteca contenente oltre 20.000 volumi e la “Casa di Silvia; il “Colle dell’Infinito”, la sommità del Monte Tabor e la “Torre del Passero Solitario”, ubicata nel cortile del chiostro di Sant’Agostino.
Piazza del Popolo è considerata una delle piazze più belle d’Italia. Di forma rettangolare è delimitata dalla poderosa facciata del Palazzo dei Capitani, lo storico Caffè Meletti di gusto liberty e dalle gotiche forme della Chiesa di San Francesco, al quale è addossata la Loggia dei Mercanti.
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L’oliva ascolana è il piatto di street food che più rappresenta questa città, noto e apprezzato in tutto il mondo. Vi consigliamo di assaggiarne un bel cartoccio, magari passeggiando per le antiche rue del centro storico, costruito quasi interamente in travertino. Altra chicca assolutamente da provare è l’anisetta, un liquore a base di anice verde, tipica di questa zona, sorseggiandolo seduti al Caffè Meletti, nel salotto della città.
In ogni momento e in ogni stagione tutte le scuse sono buone per fare un giro a San Benedetto del Tronto, incantevole cittadina dalla forte tradizione marinara in provincia di Ascoli Piceno, cuore pulsante della Riviera delle Palme.
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Se volete deliziare il vostro palato con ricette della tradizione culinaria marinara siete nel posto giusto. San Benedetto è infatti la patria del “Brodetto alla sambenedettese”, una zuppa di pesce che si differenzia dalle altre ricette per l’aggiunta di peperoni e aceto. È unica nel suo genere ed esiste “da quando esistono i pescatori”. Assaggiarla vi farà fare un tuffo indietro nel tempo…